Informazioni sulla
banca dati
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Origini del progetto
Il progetto ha preso origini dall’analoga banca dati realizzata per la valle del Metauro.
L’Associazione Monte Porzio Cultura nel 2002 ha presentato il progetto alla Regione Marche con richiesta di finanziamento FSE nell’ambito dell’Obiettivo2.
La banca dati "La Valle del Cesano" vuole incentivare il ruolo dei cittadini nella protezione del patrimonio culturale offrendo un esempio di sistema che garantisca loro il libero accesso alle informazioni, nonché la loro formazione ed educazione attraverso la partecipazione alla cultura locale.
Questo per evitare, per quanto possibile, la minaccia della progressiva rovina di questo patrimonio dovuto non solamente alle normali cause di degrado, ma anche all'aggressione abusiva del disinteresse, della cattiva conservazione, della mancata partecipazione della popolazione, alla assenza di azioni pubbliche di salvaguardia e all'impoverimento culturale. |
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La banca dati
Il progetto "La Valle del Cesano" sperimenta a livello locale un'applicazione che utilizza tutte le tecnologie di comunicazione per la raccolta, diffusione e valorizzazione di tutto ciò che rappresenta il valore e la peculiarità dell'area.
Il progetto ha previsto la creazione di una banca dati nella quale immagazzinare informazioni (foto, testi, libri, filmati, disegni) su tutti i beni del nostro territorio ritenuti interessanti.
Le informazioni sono strutturate ed organizzate in tre livelli: Temi, Sottotemi, Argomenti (es.: Tema:Fauna, Sottotema: Mammiferi, Argomento:Daino).
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Per ogni livello è possibile inserire un insieme di Schede di Dettaglio (testi, immagini, risorse audio/video) che permettono di estendere ed arricchire l'informazione relativa al singolo Tema, Sottotema o Argomento.
Le informazioni sono correlate, oltre che attraverso la loro classificazione in tema-sottotema-argomento, anche mediante riferimenti, attraverso i quali è possibile realizzare collegamenti ipertestuali (link) fra i vari argomenti.
Ogni argomento può inoltre avere un riferimento ad uno o più luoghi del territorio, permettendo in questo modo una contestualizzazione geografica delle informazioni e una loro ricerca su base territoriale.
Ogni tema e sottotema ha associata la lista dei riferimenti bibliografici inerenti gli argomenti trattati favorendo in questo modo un approfondimento degli argomenti stessi.
La banca dati, che attualmente dispone di oltre 7.000 immagini, 2.500 schede, ricerche scolastiche, GIS (Geographic Information System), MyVoice (lettura delle schede mediante plug-in), è in continuo aggiornamento e può contare sul sostegno di amministrazioni pubbliche ed associazioni culturali presenti sul territorio. |
Conclusioni
Lo strumento informatico con le banche dati e la multimedialità ci permette di navigare nel nostro passato, nella memoria del nostro DNA e ricostruire la coscienza di essere eredi e testimoni di quella grande avventura che è la storia dell'umanità.
Fino a ieri non sarebbe stato possibile racchiudere in un'unica opera le grandi tematiche storiche e scientifiche che vi sono rappresentate dandogli un senso di continuità, ma soprattutto una leggibilità integrale. Lo strumento informatico, attraverso le banche dati e l’ipermedialità, consente di mettere le basi di un lavoro che probabilmente non avrà mai fine, ma ci permetterà di programmare il nostro futuro attraverso uno sviluppo sostenibile e consapevole.
Il risultato più grande è comunque quello di lavorare come una grande comunità, formata da docenti, studiosi, semplici cultori di interessi specifici, informatici etc…, con l’unico scopo di creare un’opera dedicata a tutti coloro che vorranno scoprire o riscoprire gli immensi tesori della nostra terra, ma, soprattutto, ai nostri giovani.
David Guanciarossa, Leonardo Zan |
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Documenti correlati:
- Distretti culturali
Presentazione della Banca dati alla Provincia di Pesaro – Urbino, maggio 2005
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